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Storia del bovino – Tutti abbiamo un antenato.
Anche i bovini ne ha uno e si chiama Uro. Aveva dimensioni di tutto rispetto e giร allora veniva cacciato, anche se in modalitร differenti da quelle odierne. Da esso venivano ricavati tagli di carne che poi venivano cucinati dalle donne del villaggio.
Chissร che bistecche e che sapore!
La Storia del Bovino – Origine
Secondo la maggior parte dei ricercatori i bovini moderni (Bos Taurus) discendono da un unico antenato, lโUro (Bos Primigenius), un bovino selvatico apparso due milioni di anni fa, in India.
Sarebbe poi migrato verso il Medio Oriente, in Asia, in Europa e in Africa Settentrionale.
Mentre la sua estinzione, causata dalla caccia praticata dallโuomo, รจ avvenuta in Polonia, nel 1627.

La Storia del Bovino – Le dimensioni
LโUro era un animale davvero impressionante!
Misurava fino a due metri al garrese, con un peso da 600 a 1.000 kg (misure che si ridussero nel periodo successivo alle glaciazioni).
Il treno anteriore aveva dimensioni maggiori rispetto a quello posteriore. Possedeva grandi corna, la cui apertura superava il metro, con dimensioni maggiori nel toro rispetto alla vacca.
Il colore del mantello era scuro, nel treno anteriore era nero, con gradazioni tra il bruno e il rossiccio nel costato e caratterizzato da una linea chiara sul dorso.
Il suo muso era color bianco con unโarea di peli chiari sulla fronte, alla base delle corna.
Nelle femmine il mantello tendeva al colore rossiccio, mentre sembra che i vitelli avessero mantello color fromentino.

Abitudini
Si sa poco delle loro abitudini, ma si presume vivessero in gruppi piuttosto piccoli, guidati da una figura dominante. Gli accoppiamenti avvenivano in autunno, mentre i parti nella primavera successiva, dopo una gravidanza di circa nove mesi.
L’addomesticamento
Il suo addomesticamento รจ iniziato circa 8-10.000 anni fa, nella Turchia sud-orientale, da un lato, con lโauroch taurino (senza gobba); e dallโaltro lato nella regione indo-pachistana nella sua forma asiatica (con la gobba, lโantenato dello zebรน).
In seguito, le popolazioni sono migrate verso lโEuropa portando con sรฉ gli Uru domestici. Gli incroci con gli Uru selvatici hanno modificato poco a poco la specie.

La rinascita dell’Uru
Partendo dal presupposto che alcune razze domestiche conservano caratteri di primitivitร , negli anni โ20 due zoologi tedeschi Heinz e Lutz Heck, tentarono di riportare in vita un esemplare Uro.
Inizialmente isolarono alcune razze che possedevano ancora caratteri primitivi:
- Grigia ungherese
- Highlander
- Corsicana
- Murnau-Werdenfels
- Angeln
- Pezzata tedesca
- White Park
- Braunvieh
E poi procedettero successivamente a continui incroci.
Lโ esperimento fu duramente criticato, tuttavia, malgrado il fatto che gli Uri usciti da questa selezione umana non avessero le proporzioni gigantesche dei loro antenati, la ricostruzione morfologica ebbe successo ed a oggi l’ Uro primitivo (chiamato ora bovino di Heck) puรฒ essere visto in molti zoo e parchi faunistici.
Se invece vogliamo vedere dei bovini molti simili all’Uro troviamo i tori della Camargue e i tori da combattimento spagnoli.


Raffigurazioni grafiche
Lโuro รจ stato oggetto delle prime raffigurazioni grafiche durante il Paleolitico, come testimoniano i dipinti delle grotte di Lascaux (Francia) e Altamira (Spagna).
Lโuro viene menzionato anche nella Bibbia e, tra gli autori greci, dal filosofo Aristotele, e da Erodoto.
Giulio Cesare lo cita nel De Bello Gallico, mentre lo storico Tacito ne descrive la presenza in Frisia (zona dei Paesi Bassi e nord-ovest Germania). Sigmund von Herberstein (Barone austriaco) riporta nei sui libri la presenza dellโuro in Italia, tra Trieste e Gorizia (1486-1556).
