Da tempi antichi, la pratica della salagione è stata una tecnica fondamentale per conservare carne e pesce. Risalente al Neolitico, è stata tramandata attraverso civiltà antiche come quella babilonese e romana. In quest’ultima, i salsamentari avevano un ruolo chiave nella preparazione delle carni salate, segnando l’inizio di una tradizione che sarebbe perdurata nel tempo.
Nel Medioevo, l’uso della carne salata continuò a essere diffuso, soprattutto in regioni come il Trentino. Qui, una famiglia trentina mantenne viva l’arte della salagione, come testimoniato da un manoscritto del Quattrocento intitolato “Libro de cosina”. Questo documento, curato da Martino de Rubei de la Valle de Bregna, descrive dettagliatamente la preparazione della carne salata, dimostrando l’importanza di questa pratica nella vita quotidiana dell’epoca.
L’avvento dell’età moderna portò cambiamenti nell’industria della carne salata, con l’introduzione della refrigerazione. Tuttavia, la tradizione della salagione non venne abbandonata, e oggi la carne salata continua ad essere prodotta e apprezzata, soprattutto nelle regioni come il Basso Sarca e Tennese nel Trentino. La preparazione artigianale della carne salata, con ingredienti selezionati e tecniche tramandate, continua a rappresentare un importante patrimonio culturale e gastronomico.




